Piezometri di Casagrande

I piezometri trovano largo impiego per il rilievo della quota piezometrica delle falde acquifere e per la misura delle pressioni interstiziali in terreni saturi.
La caratteristica principale che distingue i vari tipi di piezometri è il volume d’acqua necessario per ottenere la misura. Più il volume è piccolo, più il piezometro è idoneo a misurare variazioni di pressione con grande rapidità. In funzione di questa considerazione, esistono due tipi principali di piezometri: quelli a tubo aperto e quelli tipo Casagrande.
I piezometri a tubo aperto sono costituiti da uno o più tubi fessurati collegati alla superficie mediante uno o più tubi ciechi. In questo caso l’acqua entra nel tubo attraverso il filtro di sabbia e ghiaietto ottenuto riempiendo l’intercapedine tra il tubo e le pareti del foro. All’interno del piezometro a tubo aperto l’acqua si stabilizza ad un livello che rappresenta il livello della falda acquifera circostante.
Se invece la cella filtrante viene isolata dal resto del foro, essa servirà per misurare la pressione dell’acqua nello strato in cui è installata. In questo caso si parla di piezometro di Casagrande che viene utilizzato nel caso di misure di pressioni interstiziali in terreni mediamente permeabili.
La misura del livello dell’acqua all’interno dei piezometri a tubo aperto e di Casagrande viene comunemente effettuata mediante il freatimetro elettrico o mediante un trasduttore di pressione, eventualmente collegato ad una centralina di acquisizione dati.